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[B]GUIDA PRATICA PER L’USO DI FLASH CON FOTOCAMERE CANON[/B]

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  • #1410917
    fireblade
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    Molti utenti sanno per esperienza diretta che l’uso del flash è tutt’altro che scontato. Questo per una serie di motivi: – Non esiste una documentazione ufficiale della casa riguardante la materia, e spesso la scarna informazione esistente sui manuali in dotazione e fotocamere e flash non solo non aiuta a capire, ma crea ulteriore confusione. – Il comportamento della fotocamera nelle varie modalità operative (Av, Tv, P, M) cambia apparentemente senza un nesso logico creando una forte confusione nell’utilizzatore; il realtà il nesso c’è, solo che occorre conoscerlo bene. – Spesso con l’uso del flash non si riesce ad ottenere un risultato valido; questo non solo dipende dalle due questioni precedenti, ma anche dal fatto che per utilizzare il flash è indispensabile avere un bagaglio tecnico di base, senza il quale, è proprio il caso di dirlo, si brancolerà nel buio. Abbiamo deciso quindi, con un notevole sforzo, di raccogliere le tantissime informazioni presenti in rete e di preparare una trattazione esauriente su come poter lavorare correttamente con il flash. Premessa importante: Questa trattazione ha come scopo fornire un riferimento per gli utilizzatori di flash su fotocamere, ed è basata su alcuni presupposti, in particolare: Non verranno trattati flash compatibili di altre marche in quanto essi vengono progettati tramite reverse-engineering, visto che canon non pubblica le specifiche dei suoi flash, di conseguenza conoscere il funzionamento di tali apparecchi sulle varie fotocamere richiede un’esperienza che esula dalle nostre capacità. E’ data per scontata la perfetta conoscenza delle funzioni sia del flash, sia della fotocamera: la trattazione qui esposta riguarda un notevole numero di modelli tra fotocamere e flash per cui è impossibile dare indicazioni specifiche precise sulle manovre da compiere sul singolo modello; verranno trattati i principi, ma la loro attuazione spetta a voi. Studiatevi quindi i relativi manuali alla perfezione. La maggior parte delle domande sciocche poste nei forum provengono dalla mancata conoscenza del funzionamento di base della propria attrezzatura. Il protocollo di gestione flash attualmente utilizzato da canon è ETTL-II anche se sul flash appare solo il simbolo ETTL, ed è a questo che faremo riferimento. Sistemi più vecchi usavano i sistemi A-TTL, TTL, ma sono oramai di scarsa diffusione in quanto relativi a fotocamere attualmente non in produzione da molti anni. Verranno tuttavia trattati per completezza di informazione e per riferimento per gli appassionati dei vecchi apparecchi. Data la vastità della materia trattata è impossibile pretendere che sia il frutto della nostra esperienza, potrebbero quindi essere presenti errori, in questo caso vi prego di segnalarcelo per provvedere alla correzione. Dovunque si parli dei flash 430EX e 580EX, si intende la trattazione valida anche per i modelli successivi 430EX II e 580EX II, salvo specificato diversamente. E’ importante sapere che Canon contraddistingue le fotocamere dividendole in due fasce: Fotocamere tipo A (pienamente compatibili con ETTL-II) Fotocamere tipo B Fate quindi riferimento al manuale della vostra fotocamera per sapere se essa è di tipo A oppure B in quanto il comportamento del flash può variare in relazione a questo fatto. La presente guida sarà articolata in questo modo: 1) FAQ – Ossia le domande di uso frequente che sono solitamente quelle che si pone chi inizia ad utilizzare il flash. 2) Parte teorica dove verranno illustrate nozioni tecniche indispensabili per la comprensione del funzionamento del flash. 3) Una guida pratica all’uso del flash, in varie situazioni e modalità operative. 4) Guida di riferimento per le caratteristiche dei flash. 5) Suggerimenti sull’uso del flash. Non troverete di sicuro una rassegna di tempi/diaframmi da utilizzare nelle varie situazioni perché priva di senso; le regolazioni si impara a farle con l’esperienza, avendo ben saldi in mente i principi tecnici fondamentali. Vi esortiamo a leggere attentamente la presente guida prima di porre domande nel forum, in quanto, con buona probabilità, la risposta è contenuta qui. Infine, dato che altri siti sfruttano la documentazione da noi prodotta e la ridistribuiscono ai loro iscritti cosa che mi fa piacere fino ad un certo punto, visto che dietro tanti manuali online c’è il nostro lavoro di ricerca, scansione e preparazione, per questa guida non intendiamo divulgare il file in formato PDF, dovrete leggervela online sul nostro sito. SOMMARIO PARTE PRIMA – FAQ PARTE 2 – NOZIONI TECNICHE SUL FUNZIONAMENTO DEL FLASH 2.1 – Controllo dell’esposizione flash. 2.2 – Principi di misurazione flash. 2.3 – Misurazione flash TTL (through the lens). 2.3.1 – Perfezionamento del flash TTL : Canon AIM. 2.4 – A-TTL (TTL avanzato). 2.5 – Limiti del sistema A-TTL. 2.6 – Il sistema E-TTL 2.7 – Limiti del sistema E-TTL. 2.8 – E-TTL II. 2.9 – Obiettivi EF Canon con dati della distanza per E-TTL II. 2.10 – Modalità flash FP. 2.11 – TTL, E-TTL e le fotocamere EOS a pellicola. 2.12 – TTL, E-TTL e le fotocamere EOS digitali. 2.13 – Disattivazione della misurazione E-TTL. 2.14 – Unità flash compatibili con il sistema EOS. PARTE TERZA – MODALITÀ DI UTILIZZO DEL FLASH 3.1 – Nota importante 3.2 – Soggetto e sfondo nella fotografia con il flash. 3.3 – Flash di riempimento. 3.4 – Rapporto flash di riempimento. 3.5 – Riduzione automatica del flash di riempimento. 3.6 – Sincronizzazione lenta. 3.7 – Sincronizzazione X flash. 3.8 – Confusione generata dalla fotografia al flash nel sistema EOS. 3.9 – Unità flash multiple. 3.10 – Sistemi di misurazione per lo sfondo quando si usa il flash. 3.11 – Sistemi di misurazione flash. 3.12 – Evitate di mettere a fuoco e di ricomporre l’inquadratura. 3.13 – Terminologia per il flash. 3.14 – L’effetto occhi rossi. 3.15 – Problema di sincronizzazione sulla prima tendina. 3.16 – Sincronizzazione sulla seconda tendina. 3.17 – Teoria della temperatura del colore. 3.18 – Voltaggio del circuito di innesco. 3.19 – Flash slave. 3.20 – Esposimetri. PARTE QUARTA – GUIDA DI RIFERIMENTO 4.1 – Flash indiretto: rotazione e inclinazione. 4.2 – Teste flash zoom (motorizzate) 4.3 – Copertura della testa flash: Unità flash. 4.4 – Elenco Fotocamere. 4.5 – Luce AF ausiliaria. 4.6 – Fotocamere e luci AF ausiliarie. 4.7 – Compensazione dell’esposizione flash (FEC). 4.8 – Elenco di fotocamere/flash dotati di funzione FEC. 4.9 – Simulazione della compensazione dell’esposizione flash. 4.10 – Blocco dell’esposizione flash (FEL). 4.11 – Bracketing dell’esposizione flash (FEB). 4.12 – Attivazione della sincronizzazione sulla seconda tendina 4.13 – Elenco dei flash e fotocamere con di s.s.t. 4.14 – Avviso fuori portata flash. 4.15 – Flash manuale. 4.16 – Livello di esposizione flash. 4.17 – Modalità scatto rapido. 4.18 – Flash stroboscopico. 4.19 – Conferma dell’esposizione flash. 4.20 – Funzionamento del sistema E-TTL senza cavi. 4.21 – Rapporti. 4.22 – Trasmettitore ST-E2 senza cavi. 4.23 – Inconvenienti dell’E-TTL senza cavi. 4.24 – Elenco fotocamere e flash con controllo senza cavi. 4.25 – Flash di modellatura. 4.26 – Modo risparmio energia (SE). 4.28 – Terminali prese PC (Pronto-Compur). 4.29 – Funzioni personali sulle unità flash. 4.30 – Flash di prova (scatto manuale). 4.31 – Innesco manuale del flash per la luce pennellata. 4.32 – Rumori. 4.33 – Sicurezza del flash. 4.34 – Il Cavo slitta accessori. 4.35 – Diffusori flash. 4.36 – Supporti flash 4.37 – Batterie esterne. 4.38 – Estensione della portata del flash. PARTE QUINTA – SUGGERIMENTI SULL’USO DEL FLASH [B]PARTE PRIMA – FAQ[/B] 1 – Su una fotocamera con flash integrato il flash esterno è veramente necessario? Questa domanda viene posta così frequentemente che, insieme all’altra domanda canonica “quale flash per la mia fotocamera?” è tra le domande meno sopportate in un forum di fotografia. In effetti la domanda non ha alcun senso se non si conoscono gli interessi e le esigenze fotografiche dell’utente. E’ come se chiedeste: “Quale auto dovrei acquistare?” La risposta dipende dalle vostre esigenze e dal vostro budget. Allora di cosa bisogna tenere conto nell’acquisto di un flash esterno? Se desiderate semplicemente qualcosa da usare per scattare delle istantanee, allora il flash integrato che scatta automaticamente è più che sufficiente. Non è in grado di produrre molta luce, non ha quindi una grande portata e non garantisce una qualità elevata, ma in genere non si pretende molto dalle istantanee. I flash interni sono però pratici e non comportano alcun peso o ingombro aggiuntivo, sono perfetti per l’utilizzo come luce di riempimento. Tuttavia, se desiderate addentrarvi nel mondo della fotografia più avanzata, avrete probabilmente bisogno di un buon flash esterno oppure dovrete evitare il più possibile l’uso del flash e fare affidamento sulla sola luce ambiente, cosa che peraltro richiede obiettivi luminosi. Come detto prima, la luce prodotta da un flash interno è molto dura, mentre le unità flash esterne consentono di ammorbidirla facendola rimbalzare su pareti o soffitti o applicando appositi diffusori. Ma, soprattutto, un flash esterno può essere allontanato dalla fotocamera, utilizzando un cavo di prolunga o un collegamento senza cavi. Questo è importante perché i flash montati sulla macchina fotografica producono un’illuminazione diretta molto artificiosa. A questo punto, tutto dipende da quanto volete spendere e quale peso siete disposti a portarvi in giro. Tuttavia, ricordate che il flash non è la panacea per risolvere i problemi di luce delle vostre riprese fotografiche. E’ ovviamente uno strumento prezioso, ma spesso il sistema migliore per rovinare una bella fotografia è proprio quello di bombardare la scena con un flash. Scattare una foto basandosi sulla luce naturale disponibile vi costringe a soffermarvi per osservare la luce intorno a voi, il che alla fine può aiutarvi a fare una foto migliore. 2 – Perché le foto fatte col flash sono brutte e la luce è sgradevole? Questo è l’effetto prodotto dal flash. In genere, la luce è morbida quando proviene da un’area ampia. I flash portatili, invece, presentano un’area di emissione molto piccola, quindi producono una luce che crea forti ombre e contrasti. Le unità flash tendono inoltre ad essere montate proprio sopra all’obiettivo della fotocamera, producendo un effetto innaturale. Il modo più semplice per ammorbidire la luce nelle foto con il flash è di farla rimbalzare su una grande superficie. Pareti e soffitti sono perfetti, così come i pannelli riflettenti portatili. Potete anche acquistare dei diffusori da applicare al flash. Per ulteriori informazioni consultate la sezione riguardante la qualità della luce. 3 – Perché fotografando le persone spesso gli occhi diventano rossi? Si tratta di un problema comune alle unità flash integrate nelle fotocamere. La luce proveniente dal flash si riflette nei vasi sanguigni che percorrono la retina dell’occhio. La luce ritorna quindi alla fotocamera, producendo quel tipico colore rosso. Il sistema migliore per ridurre al minimo l’effetto occhi rossi è di usare un flash esterno anziché quello integrato. Il problema è spiegato dettagliatamente nella sezione occhi rossi, dove troverete anche una spiegazione del fenomeno “occhi verdi”, caratteristico delle riprese che hanno come soggetto gatti e cani. 4 – Perché in alcune foto fatte col flash appare un cono d’ombra? State utilizzando il flash interno della fotocamera e avete anche installato un obiettivo molto grande oppure un obiettivo dotato di un grande paraluce. In entrambi i casi, qualcosa intercetta la luce emessa dal flash. Per risolvere il problema, provate ad utilizzare un obiettivo diverso, a ritrarre l’obiettivo zoom, a rimuovere il paraluce oppure ad usare un’unità flash esterna. E’ anche possibile che siate troppo vicini (meno di un metro) al soggetto. 5 – Perché scattando due foto in rapida successione, la seconda viene nera? Tutte le unità flash richiedono alcuni secondi per ricaricarsi tra uno scatto e il successivo. Alcuni flash sono dotati della funzione “scatto rapido” che consente loro di produrre il lampo anche se il condensatore interno non è ancora completamente carico. Se la seconda foto risulta scura significa che il vostro flash non prevede la funzione di scatto rapido. Per cui, dovete attendere che l’unità si carichi completamente (l’indicatore sul retro del flash si deve accendere) prima di scattare la seconda fotografia. Se invece il vostro flash è dotato della funzione di scatto rapido, avete probabilmente scattato la seconda foto troppo presto, senza concedere all’unità il tempo necessario per raggiungere un livello di carica adeguato. Il problema può essere attenuato con l’uso di batterie migliori o di un pacco esterno batterie (compatibile solo con alcuni modelli di flash). 6 – Applicando un diffusore sul flash occorre fare qualche compensazione? I diffusori riducono ovviamente la quantità di luce prodotta dal flash. Lo stesso effetto si ottiene facendo rimbalzare la luce emessa dall’unità flash su una parete o in un ombrello fotografico. Tuttavia, se utilizzate la misurazione automatica E-TTL, la fotocamera effettua automaticamente la compensazione, senza richiedere alcuna regolazione da parte vostra. La portata del flash è inferiore, ma non dovreste avere problemi di esposizione a patto che non vi allontaniate troppo dal soggetto, nel qual caso vi trovereste fuori portata. E’ facile che i diffusori dimezzino la portata del flash, ovviamente in funzione del tipo utilizzato. 7 – Cercando di scattare una foto con il flash la fotocamera ha richiesto un tempo di otturazione troppo lungo. Questo si verifica quando si cerca di scattare una foto con il flash in condizioni di scarsa illuminazione e la fotocamera è impostata in modalità Av (priorità dei diaframmi) o ripresa notturna (se prevista). In modalità Av, notturna e Tv (priorità dei tempi) la fotocamera misura la luce ambiente e schiarisce il soggetto in primo piano usando il flash. La macchina non considera il flash quale fonte di illuminazione principale, quindi il tempo di otturazione viene impostato come se il flash non fosse utilizzato. In condizioni di scarsa illuminazione, questo comporta tempi di otturazione lunghi. In caso di tempi di otturazione molto lunghi avrete quindi bisogno di un treppiedi per evitare la sfocatura delle immagini dovuta al tremolio della fotocamera durante l’esposizione. In alternativa, potete selezionare la modalità Full Auto (rettangolo verde) o Programma (P), che automaticamente misura l’esposizione del soggetto illuminato dal flash e non dello sfondo. Questi modi garantiscono un tempo di otturazione tale da consentire di utilizzare la fotocamera senza ricorrere ad un treppiedi. L’inconveniente è però che le foto scattate in ambienti bui presentano spesso sfondi neri o scarsamente illuminati. Troverete una trattazione più ampia di queste problematiche nella terza sezione. 8 – Ho cercato di scattare una foto con il flash e la fotocamera non mi ha consentito di impostare un tempo di otturazione molto elevato. Ogni modello di fotocamera prevede un tempo di otturazione massimo che può essere utilizzato con il flash. Questo tempo, noto come sincronizzazione flash o tempo sincro x, va da 1/90 di sec. sulle fotocamere di fascia bassa a 1/250 di sec. sulle macchine professionali (1/500 di sec. sulla 1D digitale, modello oramai superato). Se disponete di una fotocamera di nuova generazione e di un flash serie EX, potete utilizzare il modo FP per superare questo limite (per ulteriori informazioni, consultate la sezione FP). 9 – Ho scattato una foto con il flash e lo sfondo è risultato completamente nero o molto scuro. Questa domanda si riallaccia alla domanda 7. In modalità P (programma) e in tutte le modalità dei programmi preimpostati che utilizzano il flash, fatta eccezione per il modo ripresa notturna (qualora la fotocamera ne sia dotata), la macchina usa il flash come fonte di illuminazione principale per il soggetto in primo piano. Se la luce ambiente è molto bassa, lo sfondo risulterà quindi scuro. Questo perché il flash non illumina lo sfondo e il tempo di otturazione è troppo breve per esporlo in modo adeguato. Occorre ricordare che la luce emessa da un flash alimentato a batteria è piuttosto debole. Non potete pretendere che una piccola unità flash possa illuminare soggetti molto lontani o di grande estensione. Potete solo aspettarvi di illuminare i soggetti in primo piano o l’area di sfondo più vicina, quale l’interno di una stanza. Per evitare il problema degli sfondi neri dovete scattare le foto in modalità Av, Tv o M. Se la luce ambiente è molto bassa dovrete utilizzare un treppiedi per evitare la sfocatura delle immagini causata dal tremolio della fotocamera durante il tempo richiesto per ottenere una corretta esposizione dello sfondo. Ottimi risultati si ottengono anche utilizzando una pellicola ad alta sensibilità (quale ISO 800) e un’apertura elevata (il valore f-stop più basso consentito dall’obiettivo in uso). 10 – Le misurazioni effettuate dalla mia fotocamera in modalità P e Av sono molto diverse quando attivo il flash Le fotocamere EOS sono state progettate per operare in modi diversi a seconda della modalità di utilizzo. La conoscenza di questo comportamento è essenziale per la comprensione del funzionamento del flash Le modalità P, Av, Tv e M effettuano le misurazioni flash in modo diverso. Per i dettagli, consultate la sezione “3.8 – Confusione generata dalla fotografia con il flash nel sistema EOS”. Di seguito, viene fornita una veloce spiegazione del problema, che ripropone alcuni punti già trattati nelle precedenti domande. La fotocamera misura la luce ambiente e quella flash in modo indipendente. La modalità P (programma) prevede tempi di otturazione compresi tra 1/60 di sec. e il massimo tempo di sincronizzazione flash consentito dalla fotocamera. Questo per permettervi di scattare le vostre foto senza utilizzare un treppiedi, anche quando la luce è scarsa. La fotocamera cerca poi di illuminare il soggetto in primo piano usando il flash. Le modalità Av (priorità dei diaframmi) e Tv (priorità dei tempi) impostano l’apertura o il tempo di otturazione necessario per ottenere un’esposizione corretta, in funzione delle condizioni di luce presenti. Quindi schiariscono il soggetto in primo piano usando il flash. In presenza di scarsa illuminazione è necessario adottare un treppiedi per evitare la sfocatura delle immagini. Il modo M (esposizione manuale) consente d’impostare l’apertura e il tempo di otturazione desiderati. La macchina usa quindi il flash per controllare automaticamente l’illuminazione del soggetto in primo piano. PARTE 2 – NOZIONI TECNICHE SUL FUNZIONAMENTO DEL FLASH Il principio di base del flash elettronico è sempre lo stesso: si carica un condensatore utilizzando una fonte di energia elettrica, quindi l’energia accumulata viene applicata agli elettrodi di un tubo di vetro che contiene xenon (la lampada) provocandone la ionizzazione con la conseguente emissione di un lampo di luce, della durata di una frazione di secondo. Siccome l’emissione di luce è istantanea a seguito della alimentazione elettrica fornita al tubo, la principale forma di controllo su di essa è rappresentata dalla durata dell’impulso elettrico, che viene interrotto da un componente dalla circuiteria del flash. I vecchi flash manuali richiedevano il calcolo della distanza dal soggetto e l’impostazione della durata del flash da parte dell’utente, un’operazione scomoda e potenziale fonte di errore. Le unità flash moderne invece automatizzano completamente questo processo grazie all’uso di componenti elettronici digitali. 2.1 – Controllo dell’esposizione flash. Nelle normali riprese fotografiche è possibile utilizzare due sistemi per controllare la quantità di luce ambiente che penetra nella fotocamera ed espone la pellicola. Si può regolare il tempo di otturazione, influendo sulla durata dell’esposizione, dato che la luce ambiente rimane essenzialmente invariata in questo contesto. Oppure è possibile regolare l’apertura, ossia il diaframma presente nella maggior parte delle ottiche, che controlla la quantità di luce che penetra nell’obiettivo (si possono anche utilizzare ottiche diverse o aggiungere dei filtri grigi, ma in questa sede non verranno trattati). La fotografia con il flash è invece diversa, poiché contempla l’uso di brevissimi lampi di luce. Un punto importante da ricordare in questo tipo di fotografia è che il tempo di otturazione della fotocamera non ha alcun rapporto con l’esposizione flash (un’eccezione è rappresentata dal modo FP, di cui parleremo in seguito). La luce proveniente da una sorgente continua può essere influenzata dai tempi di otturazione, mentre i lampi del flash sono così veloci (nell’ordine di decimillesimi di secondo) che un otturatore meccanico non ha la possibilità di limitare la quantità di luce emessa da un flash che colpisce la pellicola. Il tempo di otturazione quindi puo’ regolare solo la luce ambiente. Sono disponibili quattro sistemi principali per controllare la quantità di luce emessa dal flash che espone la pellicola. 1) È possibile regolare l’apertura del diaframma. Tuttavia, le aperture influiscono anche sulla quantità di luce ambiente che colpisce la pellicola, con il rischio di ottenere lo scurimento dello sfondo chiudendo troppo il diaframma. 2) Si può regolare la distanza tra l’unità flash e il soggetto. La diminuzione della luce segue note leggi fisiche (propagazione secondo la legge dell’inverso del quadrato) e può quindi essere calcolata con precisione, ma naturalmente sarebbe scomodo dover spostare continuamente l’unità flash solo per regolare l’esposizione. Questo potrebbe andar bene in uno studio fotografico, ma non per la fotografia giornalistica o sportiva. Inoltre, la modifica della distanza flash/soggetto influisce sulla grandezza relativa della fonte luminosa, portando a diverse qualità di luce (luce vicina dura contro luce lontana morbida). 3) È possibile frapporre vari diffusori o schermi di luce tra l’unità flash e il soggetto, ma questi potrebbero risultare scomodi e ingombranti. 4) Si può regolare la durata dell’impulso flash come detto in precedenza, influendo così sull’intensità della luce prodotta. Questo è il principale metodo di controllo adottato con i flash elettronici. L’essenza della misurazione flash è la seguente: occorre regolare la durata dell’impulso flash per esporre correttamente la pellicola e ottenere i risultati fotografici desiderati. Determinare l’esatta durata del flash non è però cosa facile; per questo i produttori di fotocamere hanno sviluppato nel corso degli anni vari sistemi automatici per effettuare questo calcolo. 2.2 – Principi di misurazione flash. La misurazione flash differisce notevolmente da quella della normale luce ambiente, per i motivi sopra indicati. La misurazione della luce ambiente è eseguita prima dell’apertura dell’otturatore. Le fotocamera tradizionali EOS, ad esempio, attivano l’esposimetro interno quando si preme a metà il pulsante di scatto. Il lampo flash che illumina il soggetto viene invece emesso dopo aver premuto completamente il pulsante di scatto. Questo significa che il lampo appare dopo che lo specchio si è spostato verso l’alto (bloccando l’esposimetro) e l’otturatore si è aperto. Sono disponibili due sistemi di misurazione automatica del flash. E’ possibile misurare il lampo flash nel momento in cui viene emesso oppure emettere un lampo di prova a bassa potenza (preflash) con una data luminosità, e basare i propri calcoli sui dati rilevati dalla fotocamera a seguito del preflash prima dell’apertura dell’otturatore. Questi due metodi di misurazione sono utilizzati dai sistemi automatici di misurazione flash adottati da Canon: il primo si applica ai flash TTL e A-TTL mentre il secondo ai flash E-TTL. Le unità flash dotate di funzionalità E-TTL supportano anche la modalità FP. Di seguito viene fornita una spiegazione di queste tecnologie. 2.3 – Misurazione flash TTL (through the lens). Con i primissimi flash elettronici, il fotografo doveva calcolare personalmente la distanza. Successivamente, la prima generazione di flash elettronici automatici utilizzò sensori esterni per determinare la corretta impostazione dell’esposizione flash. Questi sensori, installati sul lato anteriore dell’unità flash, registravano semplicemente la luce emessa dalla lampada flash e riflessa dal soggetto, quindi interrompevano l’alimentazione quando il livello di luce rilevato era sufficiente a garantire un’esposizione soddisfacente Naturalmente, questi sensori esterni potevano facilmente essere tratti in errore. L’area coperta dal sensore poteva, ad esempio, essere maggiore o inferiore di quella coperta dall’obiettivo in uso. Nel 1986 la Canon incluse la lettura flash TTL nella sua fotocamera T90, inserendola poi come funzione standard nelle fotocamere della linea EOS. E’ per questo motivo che la T90 Canon è l’unica fotocamera non appartenente alla gamma EOS ad essere dotata di sistema TTL. La lettura flash TTL opera misurando il lampo di luce emesso dal flash che viene riflesso dal soggetto attraverso l’obiettivo. Il sistema misura la luce che cade sul piano pellicola, in tempo reale, usando il sensore OTF (off the film). L’emissione di luce da parte della lampada flash viene interrotta quando il sensore determina che la quantità di luce prodotta è sufficiente ad ottenere un’esposizione flash soddisfacente. Il sensore OTF è nascosto all’interno della fotocamera e può essere visto selezionando il modo bulb (specchio sollevato e otturatore aperto) e aprendo il dorso della macchina. E’ una piccola lente orientata all’indietro e inclinata di 45° verso la superficie della pellicola, ed è installata sul fondo della fotocamera nell’area nera rigata di fronte alla tendina dell’otturatore. Il foro/i fori rettangolari o a croce installati davanti al sensore sono i sensori dell’autofocus. La sequenza operativa del sistema TTL è la seguente: 1) Quando il pulsante di scatto viene premuto a metà, la fotocamera rileva normalmente il livello della luce ambiente. Il tempo di otturazione e l’apertura del diaframma vengono impostati dalla macchina o dall’utente, in base al modo selezionato: P, Av, Tv o M. In modalità P, la fotocamera imposta un tempo di otturazione compreso tra 1/60 di sec. e la sincronizzazione X. Nelle altre modalità, la macchina effettua la normale misurazione (ad eccezione di alcune fotocamere dotate di una funzione personale che consente di utilizzare la sincronizzazione X nel modo Av). 2) Quando il pulsante di scatto viene premuto completamente, la fotocamera sposta lo specchio verso l’alto e apre l’otturatore, esponendo la pellicola. 3) L’unità flash invia tensione al tubo flash, illuminando la scena. Il tempo di scatto del flash dipende dal tipo di sincronizzazione impostato: sulla prima o sulla seconda tendina. 4) La durata del lampo viene determinata dal sensore OTF, che effettua la misurazione basandosi su dei valori medi. Se la foto viene scattata in condizioni di luce intensa (10 EV o superiore), viene applicata la riduzione automatica del riempimento (sempre che questa non sia stata disattivata da una funzione personale), che consente di ridurre l’intensità del flash di un valore compreso tra 0,5 e 1,5 stop. 5) Non appena l’unità flash rileva che il soggetto in primo piano è stato adeguatamente illuminato (misurando in tempo reale la luce flash riflessa), interrompe l’invio di tensione al tubo flash causando l’immediato spegnimento della torcia. 6) L’otturatore rimane aperto per tutta la durata prevista dal tempo di otturazione. 7) Lo specchio si abbassa e l’otturatore si chiude. Se l’unità flash è dotata di un indicatore di conferma dell’esposizione flash, questo si illumina qualora la misurazione flash sia considerata adeguata. Nota: dato che il sensore registra la luce riflessa dalla superficie della pellicola, i risultati ottenuti possono variare in funzione delle proprietà riflettenti della pellicola utilizzata. Qualcuno sostiene che tutte le fotocamere EOS dotate di flash TTL sono state calibrate per operare con le caratteristiche di emulsione delle normali pellicole a colori e potrebbero quindi presentarsi dei problemi quando si utilizzano le pellicole per diapositive, che hanno una tolleranza di esposizione molto limitata. Fotocamere che supportano il sistema TTL: T90 e tutte le fotocamere tradizionali EOS, tranne il modello EF-M. I modelli digitali non supportano il flash TTL. Unità flash che supportano il sistema TTL: Tutti gli Speedlite serie ‘E’ ed il modello 300TL: 160E, 200E, 220EX, 300EZ, 380EX, 420EZ, 420EX, 430EZ, 540EZ, 550EX, 480EG, MR-14EX, MT-24EX, 300TL, e gli attuali 430EX, 430EX II, 580EX, 580EX II. 2.3.1 – Perfezionamento del flash TTL: Canon AIM. La misurazione TTL è più affidabile dei sistemi che utilizzano i sensori esterni (che comunque canon ha reintrodotto nell’attuale 580EXII, introducendo la funzione aggiuntiva ‘E’), ma può comunque incorrere in errore. Ad esempio, quando si riprende un soggetto ad alto potere riflettente o un soggetto in un ambiente bianco, la quantità di luce riflessa è elevata e la foto ottenuta potrebbe risultare sottoesposta dato che la fotocamera disattiva il flash troppo presto. Lo stesso fenomeno si verifica con un soggetto decentrato. Un altro problema è dato dal fatto che la misurazione flash viene eseguita ad otturatore aperto, per cui la fotocamera non riesce a combinare il flash con la misurazione della luce ambiente. Canon ha perfezionato il controllo TTL sulle proprie fotocamere a più punti di messa a fuoco aggiungendo una funzione chiamata AIM (“Advanced Integrated Multi-point Control System”), che è fondamentalmente una misurazione flash a più segmenti. Se la fotocamera prevede più punti di messa a fuoco, disporrà di più zone di lettura. Questo consente alla fotocamera di regolare l’esposizione flash sul punto di messa a fuoco selezionato, aumentando così la possibilità di ottenere un’esposizione flash corretta per i soggetti decentrati. Il sistema AIM dimostra che, per fotografare con il flash, è meglio utilizzare punti di messa a fuoco decentrati piuttosto che il punto centrale, e ricomporre quindi l’immagine. (a meno che non si utilizzi il blocco dell’esposizione flash, spiegato di seguito). Per ulteriori informazioni sull’AIM consultate la sezione sistemi di misurazione flash. Nei manuali a corredo dei modelli di fotocamere EOS meno recenti, dotati di misurazione flash a più segmenti, non veniva utilizzato il termine “AIM” (Canon ha inventato questo termine commerciale verso la metà degli anni ’90). Il fatto che la vostra fotocamera a più punti di messa a fuoco non riporti l’indicazione AIM non significa che ne sia sprovvista. Nikon ha migliorato il proprio sistema di misurazione flash TTL integrando nei calcoli anche la distanza del soggetto (il loro sistema “3D”), che viene rilevata leggendo la distanza di messa a fuoco dall’obiettivo. Canon ha provveduto integrando nei calcoli anche la distanza del soggetto nella propria tecnologia flash solo nel 2004, con l’introduzione di E-TTL II. Tuttavia, occorre ricordare che i dati sulla distanza, sebbene importanti, non hanno alcuna utilità con il flash indiretto o i sistemi di diffusione della luce, poiché il lampo non colpisce direttamente il soggetto; in entrambi i casi la distanza tra il flash e il soggetto è più elevata di quella tra obiettivo e soggetto. 2.4 – A-TTL (TTL avanzato). Il primo passo compiuto da Canon nella riprogettazione dell’esposizione flash è rappresentato dalla creazione del sistema di misurazione A-TTL, o TTL avanzato, introdotto con la fotocamera T90 e riproposto in tutte le fotocamere tradizionali della serie EOS. Le unità flash A-TTL (solo Speedlite serie EZ e 300TL) emettono un breve lamp

    #1410935
    diamante67
    Partecipante

    grande Fireblade…complimenti…finalmente è “nata” questa super guida….. da una prima lettura c’è un errore “banale” ma si puo correggere al punto 3.3 fai riferimento alla fine al paragrafo 3.7 ma in realtà 3.8 [app] [app] complimenti di nuovo P.S. non ho chiesto se si può “sporcare ” con i messaggi questo trd… per rendere pulita la Guida…. forse sarebbe il caso di aprire un altro trd per i commenti sulla guida o no ??

    #1410945
    polippo
    Partecipante

    Complimenti a questa superguida e all’enorme lavoro per farla: credo proprio che me la stampero’ come riferimento da tenere insieme all’attrezzatura fotografica 🙂 Vorrei segnalare un obiettivo da aggiungere all’elenco degli obiettivi zoom dotati di decodificatore della distanza: EF-S 17-85 F4-5.6 IS USM Sul suo manuale non è indicata questa caratteristica ma viene indicata sul sito Canon (http://www.canon.it/For_Home/Product_Finder/Cameras/EF_Lenses/Image_Stabilization_Lenses/EF_1785mm_f45IS_USM/index.asp?specs=1

    #1410948
    canonae1
    Partecipante

    [app] [app] [app] Complimenti Già stampata ora devo studiarla

    #1410957
    dvnew
    Partecipante

    grande sandro bella cosa vorrei proporre una bella cosa creare un file pdf e metterno nella sezione download complimenti a tutti i partecipanti della guida

    #1410963
    fireblade
    Partecipante

    Grazie per le segnalazioni, ho già provveduto all’aggiornamento. per quanto riguarda la versione in pdf, non è prevista e le motivazioni sono spiegate nella guida stessa. [lo]

    #1410973
    gianluigi71
    Partecipante

    *** rimosso.

    #1410974
    fireblade
    Partecipante

    Originariamente inviato da diamante67: non ho chiesto se si può “sporcare ” con i messaggi questo trd… per rendere pulita la Guida…. forse sarebbe il caso di aprire un altro trd per i commenti sulla guida o no ??

    Ho lasciato appositamente aperta la discussione per consentire suggerimenti e correzioni, onde evitare di aprire discussioni altrove 🙂

    #1410977
    fireblade
    Partecipante

    Originariamente inviato da gianluigi71: Infine, dato che altri siti sfruttano la documentazione da noi prodotta e la ridistribuiscono ai loro iscritti cosa che mi fa piacere fino ad un certo punto, visto che dietro tanti manuali online c’è il nostro lavoro di ricerca, scansione e preparazione, per questa guida non intendiamo divulgare il file in formato PDF, dovrete leggervela online sul nostro sito. Visto questa premessa, sarebbe d’obbligo indicare l’articolo originale in inglese, dal quale questa guida ha ampiamente preso e tradotto. Ciao.

    Certo, lo avevo inserito nelle premesse ma ho dimenticato di farlo; aggiorno subito.

    #1410993
    Giulio Di Marco
    Partecipante

    ottima iniziativa! scrivo solo per essere aggiornato anch’io ai vari contributi grazie [gra]

    #1410996
    zaimon75
    Partecipante

    Complimenti per l’iniziativa! Veramente molto utile. Io avrei una domanda tecnica… Quando si ha necessità di “congerlare” i soggetti, utilizzando contemporaneamente il flash, come si può procedere, visto che la velocità di sincronizzazione si attesta intorno a 1/200, 1/250?

    #1411049
    zaimon75
    Partecipante

    Nessuna risposta? [scu]

    #1411054
    fireblade
    Partecipante

    Prova a leggere la guida 🙂

    #1411061
    gloster1974
    Partecipante

    zaimon75 troppo comodo chiedere piuttosto che leggere [fru]. Scherzo ovviemente 😉

    #1411069
    zaimon75
    Partecipante

    Ho letto ma sinceramente non ho trovato risposta. Letto male? (?) (?) (?)

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  • Il topic ‘[B]GUIDA PRATICA PER L’USO DI FLASH CON FOTOCAMERE CANON[/B]’ è chiuso a nuove risposte.

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